Inauguro con grande piacere la sezione “Cocktails senza glutine” con un grande classico, nonché quello che è diventato uno dei miei cocktail preferiti da quando l’ho scoperto, il Moscow Mule. Diciamocelo, noi celiaci quando dobbiamo uscire per un aperitivo spesso siamo sempre un po’ in difficoltà, perché non tutti i locali sono informati e/o attrezzati per preparare qualche stuzzichino gluten free.
Spesso, se non sono locali in cui ho la confidenza di farmi preparare qualcosa prima per me, mi porto il mio sacchettino di patatine e qualche tarallino per fare “da base” ai drink: con il tempo ho imparato che non è giusto rinunciare agli aperitivi o a bere qualcosa fuori, perché è giusto tenersi aperti alla socialità nonostante questa nostra “alienazione” al cibo di tutti. In questo modo, vi assicuro, non solo le persone con cui uscirete inizieranno a conoscere meglio e a informarsi su posti che possono essere adatti a noi, ma anche gli stessi locali che frequenterete avranno un occhio di riguardo e staranno più attenti a voi e agli altri eventuali clienti celiaci. All’inizio io stessa ero restia, perché avevo anche il terrore di stare male, ma poi ho preso coraggio e da questo, ve lo dico per esperienza personale, impareranno tutti! È utile e giusto fare informazione per dare la possibilità a chi deve obbligatoriamente seguire una dieta senza glutine di vivere con serenità e libertà i momenti di socializzazione, senza rinunce o preoccupazioni.
Ma torniamo a quel cocktail favoloso che è il Moscow Mule, molto brevemente la sua storia è questa: fu inventato nel 1941 a Los Angeles, in California, grazie a un magico incontro tra John G. Martin, proprietario dell’allora piccola azienda e ancora non apprezzata Smirnoff, e Jack Morgan, gestore di un locale di Hollywood che stava provando a rendere popolare il suo Ginger Beer, drink a base di zenzero.
L’idea dei due fu quella di combinare la vodka (a quell’epoca non molto popolare negli USA, poiché associata all’Unione Sovietica) e la ginger beer aggiungendo del succo di lime, per creare un long drink che sarebbe poi impazzato in tutti i locali più famosi degli States. La particolarità di questo cocktail è che tradizionalmente viene servito in tazze di rame. La leggenda aggiunge alla storia un particolare curioso sull’attribuzione del nome del drink e su come viene servito: pare infatti che il nome “Moscow Mule” derivi dall’incontro di Martin e Morgan con un’imprenditrice russa che aveva importato delle tazze mug di rame con stampato sopra un asinello. Leggenda a parte, le ragioni della scelta del rame possono essere molteplici: il rame è un ottimo conduttore, quindi la tazza si raffredda velocemente e mantiene il drink molto fresco, inoltre l’interazione del rame con il lime conferirebbe quel gusto particolare e unico che ha il Moscow Mule.
Premetto che non sono un barman, o meglio una barwoman, e non ho fatto nessun corso o altro, quindi non ho la presunzione di fare cocktail fighissimi come al bar! Sicuramente procedimento e quantità degli ingredienti non sono da prendere come “ricette ufficiali”, ma il tutto è pensato per prepararsi qualcosa di buono in casa, in modo sicuro, sulla base di ricette collaudate (e vi assicuro che questa l’ho collaudata molto bene! 😀 )
Vi ricordo che manca pochissimo all’attesissimo appuntamento con GLUTEN FREE EXPO, di cui sarò official blogger! Comprate i biglietti scontati utilizzando il mio codice: R5BLO!
Ingredienti
- 4,5 cl di vodka
- 12 cl di ginger beer*
- 0,5 cl di succo di lime
- ghiaccio
- lime per decorare
* Ricordatevi sempre amici celiaci di controllare che tutti gli ingredienti a rischio siano senza glutine! Leggere l’etichetta o consultare il Prontuario dell’AIC *
Procedimento
Riempite di ghiaccio la tazza di rame.
Aggiungere la vodka, la ginger beer, il succo di lime e mescolare.
Decorare con una fettina di lime.
Cheers! 😀
La ginger beer contiene glutine
Ciao Marcello! La ginger beer, se scelta accuratamente tra quelle con ingredienti naturali, non contiene glutine e puoi berla tranquillamente. Bisogna solo scegliere quella giusta senza addensanti artificiali o con altri ingredienti a rischio! 😉
Me ne sapresti indicare una?
Certo! 🙂 Io ho sempre utilizzato la Ginger Beer di Fever-Tree. L’ho sempre bevuta nei locali e anche acquistata per i cocktail casalinghi e non ho mai avuto problemi! 😉